L'Arena del Sole di Bologna ospita l’ultimo lavoro di Lucia Calamaro “Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato)” con Silvio Orlando: una riflessione ironica e malinconica sulla solitudine.
Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato), il nuovo spettacolo scritto e diretto da Lucia Calamaro, drammaturga e regista tra le più interessanti del panorama teatrale italiano, va in scena dal 17 aprile al Teatro Arena del Sole di Bologna.
Nel ruolo del protagonista un intenso Silvio Orlando, in scena insieme a Riccardo Goretti, Roberto Nobile, Alice Redini e Maria Laura Rondanini.
La scorsa estate abbiamo avuto il piacere di incontrare il celebre attore partenopeo proprio in occasione del debutto spoletino dello spettacolo, durante il 61° Festival dei Due Mondi di Spoleto, e ci ha raccontato della sua collaborazione con Lucia Calamaro e del suo rapporto con il teatro e il cinema.
Leggi L'INTERVISTA a Silvio Orlando
Per INFO, DATE e BIGLIETTI vai alla SCHEDA DELLO SPETTACOLO ("Si nota all'imbrunire")
La solitudine come male sociale
“Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato)” è la storia di un uomo, Silvio, interpretato da Silvio Orlando, che decide di vivere isolato in campagna, in un paese spopolato. Nella casetta isolata dove vive da tre anni, Silvio riceve la visita dei tre figli, Alice, Riccardo e Maria, e del fratello maggiore, Roberto: una riunione di famiglia in occasione della messa in ricordo della moglie, morta dieci anni prima.
Afferma Lucia Calamaro: «Questo spettacolo, che ha trovato nella figura del padre un interprete per me al tempo insperato e meraviglioso: Silvio Orlando, trova le sue radici in una piaga, una maledizione, una patologia specifica del nostro tempo che io, personalmente, ho conosciuto anche troppo. La socio-psicologia le ha dato un nome: “SOLITUDINE SOCIALE”. Essere isolati dalla società è un male oscuro e insidioso. Tutti noi infatti, in quanto esseri umani, abbiamo bisogno del contatto con gli altri, un bisogno che ci permette di sopravvivere».
La Calamaro affronta con ironia, eleganza e malinconia questo tema di grande attualità, la solitudine sociale, un male oscuro e insidioso, «un’epidemia di solitudine» diffusa non solo tra gli anziani, ma ormai anche tra i più giovani. Lo spettacolo mette a nudo le paure e i rimpianti di un uomo che vorrebbe ricongiungersi con la sua famiglia, ma che allo stesso tempo non riesce ad abbandonare il suo "confortevole" isolamento: Silvio è diventato un uomo che sfiora l’esistenza, vive accanto e non più dentro la realtà.
A proposito del suo magistrale protagonista, Silvio Orlando, la drammaturga e regista romana dice: «Silvio Orlando è, secondo me, un attore unico. Capace di scatenare per la sua resa assoluta al palco, le empatie di ogni spettatore, e con le sue corde squisitamente tragicomiche, di suscitare riquestionamenti, emozioni ed azioni nel suo pubblico».
Il lavoro della Calamaro esplora con intelligenza e sensibilità l’animo umano, evocandone affanni, paure e sogni, e riuscendo a restituire lo smarrimento e l’ansia esistenziale che dominano la nostra epoca.
Lo spettacolo "è un piccolo capolavoro di delicata poesia, spietata dolcezza e struggente bellezza, un connubio vincente tra un testo di grande intensità, ironico e lieve, e un cast straordinario, in stato di grazia, che regala un’interpretazione vera e vibrante".
Leggi la RECENSIONE dello spettacolo: La solitudine di Silvio: tra ironia e poesia
Per INFO, DATE e BIGLIETTI vai alla SCHEDA DELLO SPETTACOLO ("Si nota all'imbrunire")